“(...) Alla sezione di Via Asmara vota l’Onorevole Giulio Andreotti: il Sottosegretario alla Presidenza
è manifestamente fiducioso. (...)”
[La settimana Incom 00148 del 23/05/1948; 18 aprile: l'Italia alle urne]
Il 18 aprile del '48 si vota
per la prima volta in una Repubblica ancora ignota
"con Cristo o contro Cristo" questo è lo slogan
della Chiesa che con gli USA e la DC forma il Gotha
le sinistre sono pronte alla ribalta
ma in caso di vittoria comunista salta l'accordo di Yalta
pensa alla Grecia: anche lì l'epurazione promessa
venne dismessa e la resistenza repressa
per questo nacque una guerra civile ma Stalin
restò fedele all'accordo del '44 sulle percentuali
in cui la Grecia era nell'orbita degli angloamericani
e fu così che vennero sconfitti comunisti e partigiani
ma in Italia il timore era su altri fronti
del tipo: "ma se vince il PCI l'America ci toglie i fondi?"
il Piano Marshall è già un ricatto del Capitale
mentre la neonata CIA finanzia la campagna elettorale
chissà in caso di sconfitta cosa avrebbero inventato
dai brogli a un colpo di stato armato, Gladio
e anche Pio XII
con i comitati civici di Gedda plasmò le masse ossia l'esito
dell'elezione in cui dopo la scissione
i socialisti si allearono a Togliatti in quella polarizzazione
che segnava il nuovo ordine mondiale
guerra fredda: o con Stalin o con il Capitale
ma il socialismo russo non era reale
era accumulazione primitiva di capitale brutale
Bordiga che diede vita al PCd'I nel ‘21
lo disse ma venne emarginato e trattato da "Zì nisciuno"
Guareschi pubblica Don Camillo proprio in quei mesi
anni dopo criticò i cattolici difesi
alla fine prevalse di 20 punti la DC
e governò poi per 40 anni a partire da lì
generando il paradosso di una democrazia
monopartitica quasi quanto l'odiata autocrazia
qui troviamo uno dei semi della nostra corruzione
ed è proprio l'esclusione di Peppone.
14 luglio, il piombo di destra ritorna colpendo
Togliatti che con la Iotti stava uscendo dal parlamento
e a poche ore dal ferimento
"il furore dilaga in città" è il momento
di completare l'epurazione con l'insurrezione
son giorni di agitazione, decine di industrie al nord sotto occupazione
a Torino viene persino sequestrato
l'amministratore delegato della FIAT poi liberato
perché appena Togliatti torna a parlare
non cavalca la protesta ma l'arresta forse per evitare
una rivolta e morti utili soltanto a dare
argomenti polemici ai chierici e al Capitale
ma per molti marxisti è un traditore
per altri la vittoria di Bartali fu un'arma di distrazione.
"Io ho letto che la polizia era ancora scarsa,
e in caso di rivolta non avrebbe di certo frenato la massa!"
Bah dimentichi che l'anno dopo è nata la Nato
e che l'Italia è sempre stata una base dell'alleato
ciò che accadde in Grecia nel dopoguerra
poteva poi ripetersi anche qui: non è nostra la nostra terra!
“(...) I pupi aspettano che mamma, divenuta elettrice, ritorni balia.”
[La settimana Incom 00148 del 23/05/1948; 18 aprile: l'Italia alle urne]
supported by 4 fans who also own “Dal 18 aprile al 14 luglio '48”
Posso solo ringraziare per questo album. Ascoltare l’espressione del vuoto interiore aiuta a tirarlo fuori, a dargli un nome, a conoscerlo e a smettere di temerlo. Grazie per tutto quello che fate, da sempre. matt9117